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Acacia dealbata – la pianta del mese di Febbraio

Acacia dealbata – la pianta del mese di Febbraio

La mimosa, o Acacia dealbata, è amatissima per la sua fioritura invernale spumeggiante. E’ un piccolo albero adatto ai climi miti: soffre molto infatti il gelo invernale. Nel caso dunque di zone a inverni freddi è meglio proteggerle o ripararle con un tessuto non tessuto bianco.

Sono piante con una buona velocità di crescita ed altezza ridotta, che le rendono adatte per piccole aiuole. Le loro foglie, composte da tantissime foglioline, sono persistenti anche durante il periodo invernale. I fiori sbocciano verso fine febbraio, sono pannocchie formate da minimo 10 sino a 200 capolini gialli. In estate invece troviamo i suoi frutti: dei bacelli che maturano per tutto il periodo estivo/autunnale.

Nelle zone soggette a gelate, soprattutto prolungate, meglio coltivare la mimosa in vaso. Questa dovrà essere protetta durante l’inverno o spostata in serra fredda. Meglio riporla in pieno sole, sia per le piante coltivate in vaso che a terra.

Poiché le mimose soffrono la siccità le annaffiature devono essere generose e regolari, soprattutto durante il periodo estivo. In inverno invece posso essere sospese sino alla primavera. In tutti i casi dopo i primi anni in cui le irrigazioni dovranno essere ben cadenzate, si potranno limitare a qualche intervento occasionale.

La concimazione è necessaria sia per le piante in vaso che per quelle poste a terra. In autunno scegliere un concime organico da spargere sul terreno, mentre in primavera si potrà scegliere un concime granulare a lenta cessione.

L’Acacia dealbata non presenta particolari malattie, tuttavia può essere soggetta ad afidi e acari soprattutto durante l’estate. Basterà trattarla con prodotti specifici facilmente reperibili in commercio, anche biologici.

 

Per approfondimenti:

https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=211

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E se invece di alberi avete voglia di fioritura bulbose, vi lasciamo il link al nostro articolo sui bulbi di primavera:

 

Neve e piante: come comportarsi?

Neve e piante: come comportarsi?

Gli inverni non sono tutti uguali, e spesso possono capitare degli eventi nevosi. La domande che sentiamo più spesso in questi casi sono: ‘Cosa devo fare nel mio giardino in caso di neve?’ e ‘Quali sono le piante a cui prestare più attenzione quando nevica?’

Prima di tutto bisogna guardare nel proprio giardino se sono presenti queste piante:

  • Le piante TIPICHE DI CLIMI CALDI.
  • Le piante POTATE MALE.
  • Le PICCOLE CONIFERE.
  • Le piante con RAMPICANTI SUI LORO RAMI.

Avete questi tipi di pianta? Allora è meglio prestare attenzione!

Gli alberi e gli arbusti nativi di zone dove la neve non è un evento ordinario soffrono molto di più la neve rispetto agli altri. In questo caso meglio quindi coprirli quando le previsioni non sono buone. Il gelo potrebbe provocare danni non estetici alla pianta ma anche strutturali, nel caso di schianto dei rami per il peso della neve. Il materiale da prediligere in queste situazioni non è la plastica (che non lascia respirare la pianta) bensì il tessuto non tessuto bianco.

Gli alberi capitozzati, o comunque potati male, sono più deboli rispetto alle altre piante. Hanno rami fuori forma e senza ‘forza’ e sono quindi più predisposti a rompersi sotto il peso della neve. Non solo ciò provocherebbe grossi danni estetici (più di quanto la potatura sbagliata non abbia fatto) ma diventerebbero un pericolo.

Le conifere di piccole dimensioni spesso presentano una forma arrotondata: dal fusto centrale partono tutti i rami di ugual misura. In questo modo però la neve si raccoglie alla sua sommità portando alla rottura dei rametti.

Gli alberi che sul loro tronco e rami  presentano rampicanti, come l’edera, sono più soggetti a rotture delle loro branche. Il rampicante infatti trattiene di più la neve, esercitando quindi un peso maggiore sul ramo dell’albero.

La soluzione quindi è quella di coprire le piante tipiche di climi caldi e cercare di togliere la neve il più possibile dalle altre. Quest’ultima operazione sarà abbastanza facile seguendo qualche consiglio.

Prima di tutto per alberi e arbusti molto grandi meglio munirsi di una palo o una canna di bamboo. Questa ci aiuterà a scuotere i rami partendo dai più bassi e sottili verso i più alti e grossi.

Per gli arbusti più piccoli invece è necessario agire delicatamente dal centro della pianta in modo da non rompere i rami.

Mimosa – la pianta del mese di Febbraio

Mimosa – la pianta del mese di Febbraio

La mimosa, Acacia dealbata, è amatissima per la sua fioritura spumeggiante nelle ultime settimane invernali. E’ un piccolo albero o arbusto adatto ai climi miti: soffre molto infatti se soggetta a gelate invernali. Nel caso dunque di zone a inverni freddi è meglio proteggerle o ripararle.

Spesso sono utilizzate nei giardini grazie alla loro velocità di crescita ed altezza ridotta, anche se non molto longeve. Le loro foglie, composte da tantissime foglioline, sono persistenti anche durante il periodo invernale, perfette per chi ama le piante sempreverdi. La fioritura la troviamo verso febbraio-marzo, si mostra come pannocchie formate da minimo 10 sino a 200 capolini gialli. In estate invece troviamo i suoi frutti: dei bacelli che maturano per tutto il periodo estivo/autunnale.

Nelle zone soggette a gelate, soprattutto prolungate, meglio coltivare la mimosa in vaso. Questa dovrà essere protetta durante l’inverno o spostata in serra fredda. Come esposizione meglio scegliere il pieno sole, sia per le piante coltivate in vaso che a terra.

Poiché le mimose soffrono la siccità le annaffiature devono essere generose e a cadenza regolare, soprattutto durante il periodo estivo. In inverno invece posso essere sospese sino alla primavera.

La concimazione è necessaria sia per le piante in vaso che per quelle poste a terra. Meglio in autunno scegliere un concime organico da spargere sul terreno, mentre in primavera si potrà scegliere un concime granulare a lenta cessione.

E’ una pianta che non presenta particolari malattie, tuttavia può essere soggetta ad afidi e acari soprattutto durante l’estate. Basterà trattarla con prodotti specifici facilmente reperibili in commercio, anche biologici.

Piante grasse per il giardino: quali scegliere?

Le piante grasse piacciono a molti e a giusta ragione: sono facili da mantenere, sempreverdi e offrono bellissime fioriture. Difficile ottenere di più.

E’ possibile però coltivarle anche in zone dove gli inverni sono rigidi? La risposta è sì: alcune specie infatti si possono adattare a -10°C o anche -20°C. Scoprite la nostra selezione:

Sedum palmieri

Una  succulenta estremamente rustica, si adatta anche a piccoli contenitori. Fiorisce in primavera sino all’inizio dell’estate. Si vede spesso nelle zone marittime grazie alla sua resistenza all’aria salmastra

 


Agave americana

Una pianta succulenta originaria del Messico. Sopporta temperature sino a -10°C, rustica necessita però di posizioni soleggiate. Molto longeva, può arrivare sino a 50-60 anni di età e proprio da questa pianta si ricava lo sciroppo d’agave, dolcificante naturale.

 

 

 

Delosperma cooperii

Una  succulenta a portamento prostrato molto rustica. Fiorisce durante l’estate e richiede posizioni soleggiate per esprimersi al meglio.

 

 

 

 

Jovibarba sobolifera

Questa pianta grassa si trova bene in tutti i climi ed è molto adatta alla coltivazione in contenitore. E’ una pianta che si riproduce molto velocemente perciò può essere utile quando si vuole coprire in poco tempo uno spazio del nostro giardino.

 

Sempervivum tectorum

Molto diffusa in Italia, questa succulenta è molto rustica grazie alle sue capacità di adattamento a diversi climi e tipologie di coltivazione, basta porla in un luogo soleggiato. E’ molto utilizzata non solo per la sua bella fioritura lilla  ma anche perché ha un fogliame estremamente decorativo: da verde le foglie passano a colori aranciati  in autunno

 

 

 

 

Il nostro consiglio: l’importante per la crescita corretta di queste piante è fare in modo che le basse temperature invernali  non vengano associate all’umidità. Infatti nella maggior parte dei casi le piante succulente provengono da zone dove gli inverni sono molto asciutti, dobbiamo dunque ricordare di tenere il terreno delle nostre piante da novembre a marzo completamente secco. Ci possiamo aiutare durante la piantumazione con terricci specifici per piante grasse o mischiando terra universale con pomice e sabbia. In questo modo avremo un substrato di coltivazione predisposto allo sgrondo dell’acqua, piovana e non.

Piantare un albero: i nostri consigli

PIANTARE UN ALBERO
Oggi ci occuperemo di un argomento che può sembrare facile ma in realtà non è così scontato come tutti pensano: piantare un albero! Qui troverete alcune linee guida per darvi un’idea generale su cosa fare.
Prima di tutto è necessario porsi la domanda: è l’albero adatto a me e al mio giardino?
Per rispondere bisogna affidarsi in prima battuta al buon senso e poi ad un esperto. Il buon senso vi farà ragionare su quanto tempo potete dedicargli (potature, raccolta delle foglie, raccolta dei frutti, raccolta dei petali) e su quanto spazio avete. Può sembrare una buona idea piantare un tiglio in quell’angolino, per avere quel buon profumo d’estate, ma dopo 10 anni quando i rami vi entreranno dalla finestra non vi importerà più nulla del buon odore!
L’esperto poi vi consiglierà quale albero più si adatta alla posizione in cui lo volete mettere e all’effetto che volete ottenere nel vostro giardino.
Chi saprà consigliarvi lo troverete in qualsiasi vivaio specializzato. Potrebbe capitare anche che vi dissuada totalmente di piantare un albero, dirigendovi magari su un cespuglio di grandi dimensioni. Ascoltatelo, quando un albero non ci sta…non ci sta per davvero!
Ok, avete trovato l’albero e adesso?
La seconda domanda da porsi è: in che stagione siamo? Posso piantare il mio albero senza problemi?
Da noi vige un detto: ” Piantami bene, piantami male…piantami prima di Natale!”
Come tutti i detti popolari contiene un fondo di verità, il periodo migliore per piantare è l’autunno. Questo perché la pianta ha tutto il tempo per approfondire il suo apparato radicale e affrontare così bene la calura estiva.
Detto questo anche la primavera è un buon momento: le piante sono piene di vita e si affrancano in fretta.
E l’estate? Se avete tempo solo durante il periodo estivo dovrete prestare estemamente attenzione alla vostra pianta. Scegliete alberi nel vaso e non a radice nuda e dovrete annaffiarli tutti i giorni. Niente ferie per chi pianta un albero a giugno! Evitate comunque i periodi troppo caldi, il rischio di fallimento è altissimo!
blade-1267260_1280Ma veniamo al sodo, come lo piantiamo questo albero?
Se il vostro albero si trova in un vaso vi basterà fare una buca più grande, in cui porre della terra adatta alla crescita della pianta (solitamente un buon terriccio universale, concimato e con pietra pomice va bene nella maggior parte dei casi). Togliete la pianta dal vaso (sembra scontato, ma l’esperienza insegna che nulla lo è!) e ponetela nella buca.
Seguono due passaggi importanti:
1. assicuratevi che il pane di terra della pianta appoggi sul fondo della buca, bisogna evitare che si formi uno strato d’aria fra quest’ultimo e la zolla. Ciò provocherebbe, soprattutto in primavera-estate, un disseccamento delle radici.
2. rispettate il colletto della pianta. Che cos’è il colletto? E’ la zona di passaggio fra fusto e radici, una parte molto delicata per qualsiasi pianta, albero o arbusto che sia. Come fare per rispettarla? Basta non rincalzare la zolla in superficie, ma seguire la sua forma.
Detto questo, sarà necessario per i primi due anni irrigare durante i periodi caldi (fine primavera – fine estate). Poi le piante di affrancheranno totalmente, e solo durante le calure straordinare sarà necessario apportare acqua.
Per approfondire l’argomento vi consigliamo di chiedere al vostro giardiniere / vivaista di fiducia e di guardare qualche video esplicativo.
Grazie per chi ha letto sino a qui e buona ‘piantatura’!

E.

Due piante per i due colori Pantone 2016!

Come ogni anno che si rispetti, anche questo è iniziato con la dichiarazione da parte dell’azienda Pantone®, autorità in fatto di colore, dei due colori must 2016: serenity  e rosa quarzo.

Così abbiamo deciso di trovare due piante da esterno che corrispondessero a questi due colori e decretarle così ‘piante dell’anno 2016’, almeno per noi.

In realtà ne abbiamo trovate di più ma le vincitrici sono l’Agapanto nella varietà ‘Blue ice’ (nella categoria Serenity) e la rosa Voyage ®(Tantau 2013).

Andiamo a vederli più nel dettaglio:

AGAPANTO

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Bulbosa con radice a rizoma di facilissima coltivazione e grande effetto. Fiorisce dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno, formando lunghi steli sui quali appoggia un fiore ad ombrello di colore blu (nelle sue tantissime sfumature) o bianco. Possono essere piantati a terra, dove prenderanno molto spazio, o tenuti in vaso ma attenzione in entrabi a casi a prolungate gelate invernali che possono danneggiare la pianta.

ROSA VOYAGE ®

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È una rosa che presenta un fiore ricco di petali, dalla forma nostalgica e romantica lievemente profumata. È adatta alla coltivazione in vaso e come rosa da reciso, poiché i fiori durano molto se tagliati. Pianta molto robusta sia contro le malattie fungine sia contro gli afidi, cresce sino a 1 m di altezza. Il colore, rosa pastello, richiama quello del pantone Serenity

E con questi due bellissimi fiori vi salutiamo!

Alberi ornamentali e non: il gelso o Morus alba

Il Morus alba o gelso è un albero bellissimo, adatto per fare ombra in giardino grazie alla sua bella chioma ampia e in più in estate fruttifica tantissime bacche simili alle more e dolcissime, senza bisogno di troppe cure.

Necessita di un po’ di spazio per svilupparsi al meglio, non è adatto quindi a piccoli giardini, soprattutto evitare di metterlo vicino alla casa.

Sceglierete il gelso se avete un bell’angolo di prato da riempire, dove volete mettere un tavolino e due sedie. E in estate potrete raccogliere le more, metterle in freezer per conservarle oppure farne marmellate e gelatine.

Unico neo di quest’albero: a maturazione le bacche, come tutti i frutti, cadranno dall’albero…macchiando! Attenzione quindi a metterlo vicino a selciati e marciapiedi!

In realtà per quelli che non vogliono proprio vedere il proprio giardino colorato di viola ma desiderano comunque avere un bell’albero da ombra hanno ‘inventato’ il Morus alba varietà fruitless, cioè senza frutti. Molto adatto anche per creare dei viali pubblici.

Il gelso è una pianta estremamente rustica, si adatta a tutti i terreni e non ha particolari problemi di malattie e insetti, a parte i bruchi che vanno ghiottissimi delle sue foglie. Raggiunge circa una decina di metri, perde le foglie in inverno e fa dei fiori poco visibili in primavera. Ne esistono di due tipi: uno che fruttifica more porpora e uno invece che ne produce di chiare.  La posizione migliore dove piantarlo è quella soleggiata. Appena piantata in estate avrà bisogno di annaffiature frequenti, ma dopo alcuni anni la potremo lasciare a se stessa poiché le radici si saranno approfondite e cercheranno da sole l’acqua. Non è possibile tenerlo in vaso.

E adesso che conoscete i pro e contro del morus, voi lo scegliereste?

 

Elisa